La chiesa di Santa Maria Nascente

  

Si raggiunge partendo dalla piazza del paese, percorrendo un viale con 14 cappelle che, un tempo, erano affrescate con le scene della Via Crucis.

Addossata alla nuova Chiesa Parrocchiale, sulla sua sinistra, si erge la Chiesa di Santa Maria Nascente con il suo campanile.

Fu fatta costruire, con l'annessa casa parrocchiale, da San Carlo Borromeo su una cappella preesistente e da lui consacrata nel 1584.

Nel 1760 fu arricchita e abbellita con i marmi e nel 1870 fu ampliata con l'aggiunta di due navate laterali e di due altari secondari.

Attualmente è utilizzata per le attività parrocchiali ed è il luogo nel quale viene allestita la mostra presepi.

La Chiesa Parrocchiale

 

Voluta dal Cardinal Ferrari, la prima pietra fu posata il 7 aprile 1912; la chiesa fu consacrata dallo stesso cardinale il 12 settembre 1915.

Progettata da Padre Camillo Angiolini in stile lombardo, è a tre navate sorrette da colonne a fascia di granito di Baveno e fu affrescata nel 1914 dal Prof. Romeo Rivetta.

Negli anni 1986-1987 furono rimosse le balaustre in gesso, rifatto il pavimento e pulite le pitture.

Il palazzo Arcivescovile

 

In via Largo San Carlo, si aprono i cancelli del "Palazzo Arcivescovile".

È stato San Carlo Borromeo a commissionare la demolizione della costruzione già esistente, risalente a circa il 1018, forse anche prima, per l’edificazione di una nuova più ampia, la cui struttura subì radicali trasformazioni nei secoli successivi. La facciata attuale risale all'inizio del 1700.

Il Cardinal Gaysruk (1814-1846) arricchì la villa con imponenti giardini all'italiana irrigati con l'acqua pescata dal Naviglio per mezzo del Routone.

L'oratorio di S. Antonio

 

E' una cappella completamente affrescata con scene della vita di S. Antonio da Padova, da Giovan Mauro della Rovere detto il Fiamminghino.

Fatta erigere nei giardini della Villa Arcivescovile del Cardinal Cesare Monti, nel periodo compreso fra il 1632, anno della sua nomina ad Arcivescovo di Milano, e il 1638, anno dell'affresco.

Si trova sulla sponda destra dell'Adda e si raggiunge percorrendo la via omonima.

Il Ruotone ed il Lavatoio

 

La grande ruota idraulica (11 metri circa di diametro), detta “Rudun”, fu fatta costruire dal Cardinal Federico Borromeo nel 1618 per portare acqua alle cucine del palazzo ed irrigare gli orti e i giardini della villa.

Pescata dal naviglio a mezzo ruota, l’acqua era usata, oltre che per l'irrigazione, per alimentare due guadi per l'abbeveraggio del bestiame, uno ubicato nella piazzetta attigua al Naviglio e l'altro nella piazza del paese.

La ruota, smantellata alla fine dell'800, fu ricostruita nel 1989.

A fianco del “Rudun”, a livello del Naviglio Martesana, vi è un lavatoio fatto costruire dall'Arcivescovo Romilli nella primavera del 1855.